La seconda giornata del festival

I vincitori del concorso che quasi si commuovono, Mustafa Sabbagh e la scuola di Dusseldorf, Francesca Ióvene e i palazzi con cui parlare, Barbara Baiocchi e i giostrai, le cuffie di Danilo Garcia Di Meo Photographer per non farti sentire niente e quindi tutto, la fotografia che deve trovare soluzioni di Massimo Mastrorillo, i motivi per cui si inizia a fotografare di Giovanni Cocco, le verità delle immagini e delle parole, gli audio che durano troppo o troppo poco con FPmag, il diritto nella fotografia, le sedi delle mostre, sorprendenti, imprecise, inadatte, da riscoprire, lo stupore di chi entra a Museo di Casa Romei, l’elettricità dell’auditorium del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, le foto che riaccendono l’ex istituto Case Popolari, la meraviglia di Prosperi-Sacrati, i bambini che costruiscono le fotografie disegnandole a Consorzio Factory Grisù, i nostri volontari che già amiamo alla follia, Sara Munari le cose che abbiamo scoperto, come, per esempio, che una cosa la sappiamo: «Ci piace fotografare».

Due giorni di festival: e ne manca ancora uno. Grazie, per esserci.

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