Workshop Lina Pallotta

Narrazioni visive personali

Workshop con Lina Pallotta

sabato 26 settembre 2020
ore 10.00-18.00
domenica 27 settembre 2020

ore 10.00-18.00
Factory Grisù

durata 14 ore

costo 170 € early bird fino al 1 settembre 2020 (poi 200€)

promo incluso ingresso gratuito al festival

note Il workshop prevede un numero minimo di 6 partecipanti e un massimo di 20 partecipanti. Possibile anche online.

Nel caso in cui il workshop non dovesse aver luogo, per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti o cause imputabili al Riaperture PhotoFestival Ferrara sarà nostra cura avvisarvi per tempo; potrete quindi scegliere di ricevere il rimborso dellʼintera quota o di iscrivervi a un altro workshop di Riaperture.

Lʼeventuale rinuncia al workshop deve essere comunicata entro 5 giorni dalla data dʼinizio e permette il rimborso del 70% della quota versata. Oltre tale termine non è previsto nessun rimborso.

info info@riaperture.com

Iscriviti al workshop

Per iscriverti al workshop di Lina Pallotta, registrati online. Sarà possibile effettuare il pagamento con PayPal, carta di credito o bonifico bancario.

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In caso di mancato raggiungimento del numero minimo, la quota sarà interamente restituita.

In un paesaggio visivo affollato e continuamente in flusso, è possibile trovare spazio per una narrativa visiva che affronti I nodi essenziali, le problematicitá delle pratiche fotografiche odierne e rifletta sulla condizione umana?
Questo workshop si concentrerà sull’approfondimento delle varie fasi di realizzazione dei progetti individuali, dalla costruzione di una visione personale, allo sviluppo specifico di abilità narrative attraverso la selezione delle immagini e la sequenza.
Si affronterà la pianificazione delle possibili metodologie di ricerca – strumenti e strategie, mappe, preferenze emozionali e storiche, ecc.. Documentazione tradizionale, soggettiva o concettuale, interpretazione diaristica e narrativa metaforica saranno tra i metodi di pratica visiva che verranno esaminati, anche attraverso la visione di lavori di grandi maestri della fotografia. L’obiettivo è di indirizzare la ricerca verso una visione autonoma, che trasmetta una reale comprensione del soggetto prescelto e faccia emergere le ragioni intime e personali di ognuno.
La discussione collettiva in classe si incentrerà sull’analisi critica dei vari elementi formali, emozionali, sociali e politici dei singoli progetti; come pure, sull’esame del ruolo delle immagini in relazione ai contesti comunicativi odierni e le problematicità legate al discorso contemporaneo della rappresentazione visiva dell’altro.

L’obiettivo della classe è lavorare su ognuno individualmente: si richiede di portare con sé il proprio portfolio o un set di fotografie significative. La visione del lavoro personale facilita la comprensione di interessi e obiettivi, ed é il punto di partenza per la personalizzazione del discorso.

Il workshop è strutturato su due giornate: sabato 26 e domenica 27 settembre 2020.

Lina Pallotta
www.linapallotta.net

Fotografa documentaria nata a San Salvatore Telesino (BN), si trasferisce a New York alla fine degli anni ottanta, dove si diploma in “Fotogiornalismo e Documentario fotografico” all’International Center of Photography. Spinta da una forte motivazione a fare la differenza, è attratta dalla cultura underground, dalle sottoculture, dalle storie meno gridate, dalle donne del Messico, dalle persone che hanno storie di rivalsa da raccontare.

Tra i lavori più conosciuti: Porpora e Valerie (2013); BASTA – to Work and Die on the Mexican Border (1999), sulla vita delle lavoratrici messicane nelle fabbriche di frontiera. Ha esposto in mostre personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti, e pubblicato in riviste nazionali e internazionali.

Dalla metà degli anni 2000 tiene regolarmente seminari e conferenze per l’International Center of Photography, l’Empire State College, di New York; Frontline Club, Londra; Spazio Labo’, Bologna; Limes, Cagliari; Minimum, Palermo; e “F.project – Scuola di Fotografia e Cinematografia”, Bari. Tiene il master annuale SHOOT! Narrazione e Ricerca ad Officine Fotografiche Roma ed è stata membro del comitato scientifico di Fotoleggendo, per cui ha curato le mostre di Morten Andersen, Birgitte Grignet, Jason Eskenazi, Katrien De Blauwer, Michael Ackerman e Igor Posner. È stata la direttrice artistica di Gazebook: Sicily Photobook Festival 2017.

Nel 2014 vince il Premio Osvaldo Buzzi del “International Trophies of Photography” BN. Le sue opere sono conservate in collezioni private e musei, come Craf – Centro Ricerca Archiviazione Fotografia e la collezione di Donata Pizzi.