PinoLina, la fotografia fatta a mano

Ha senso oggi mettersi a progettare una macchina fotografica a mano? In un’epoca in cui persino le anziane signore si fermano a bordo strada mentre stanno tornando in bici con la spesa nel cestino per immortalare col telefonino la fioritura di primavera, costruirsi da soli una piccola e imperfetta macchina fotografica può sembrare anacronistico. Oppure, un vezzo. Eppure sta proprio in quell’imperfezione il senso di sporcarsi le mani. Di metterle in movimento. Perché la fotografia è questo: sporcarsi le mani, agitarle. Muoverle e muoversi.

Lina è Valentina Mannucci e Pino è Rolando Fidani: nel 2013 gli è venuto in mente di giocare con le parole e con i materiali, per realizzare il prototipo di una fotocamera a foro stenopeico, che in inglese si chiamano Pinhole. La loro avventura, che unisce soprannomi (identità autentiche) e creazione (le stenopeiche) non poteva che chiamarsi PinoLina. Un progetto ormai giunta alla terza versione, la PinoLina Shoot, dopo la Classic e la DIY. Quest’ultima si può addirittura costruirla da solo, come si vede in questo video tutorial:

Materiali autentici, come alluminio e legno, per un prodotto con otturatore meccanico con richiamo a molla in grado di scattare a mano libera a 1/15 sec. L’idea è piaciuta e ha coinvolto anche fotografi affermati, come Fabio Bucciarelli che ha deciso di utilizzarla per un reportage sui migranti, The Dream: «Durante l’ultimo anno ho deciso di iniziare a lavorare con Pinolina, una fotocamera a foto stenopeico realizzata a mano. La stenopeica è una fotocamera molto essenziale che rispecchia le condizioni dei rifugiati che devono ridurre al minimo le loro esigenze per sopravvivere» (fonte: Luca Pianigiani – Jumper).

PinoLina sarà al festival di Riaperture sabato 18 e domenica 19, a Factory Grisù: «Parleremo di fotografia stenopeica – dicono Valentina e Rolando -, del progetto PinoLina e porteremo delle dimostrazioni con stampe fotografiche, fori stenopeici e visore stenopeico da indossare come un casco per avere una visione reale stenopeica».

Con il biglietto del festival è possibile accedere a Factory Grisù, sede principale del festival con le mostre di Mastrorillo, Ióvene, i workshop e i laboratori per bambini e anche il progetto tutto da scoprire di PinoLina. Info e orari: https://riaperture.com/festival/programma/pinolina/